Riabilitazione senologica – PRURITO perchè e cosa fare?

[Per l’ultima rubrica di riabilitazione senologica del 2020 mi aggancio a una questione già in parte affrontata da Elisabetta Endrizzi, estetista oncologica. Diciamo che è un approfondimento per chi di voi vuole capire qualcosa di più sul prurito e su come alleviarlo senza rischiare di fare danni]

PRURITO: così banale eppure così fastidioso…

Parliamo di quando può comparire dopo l’inizio delle cure oncologiche e specialmente dopo l’intervento al seno.La sensazione di prurito può comparire in corrispondenza delle cicatrici, ma anche nelle situazioni di edema (gonfiore) del braccio, del seno o della zona sotto l’ascella, oppure in relazione all’assunzione di alcuni farmaci.

Potrebbe essere anche generalizzata in tutto il corpo, in questo caso è più probabilmente legata all’azione della chemioterapia.
Premessa fondamentale: NON GRATTARSI – so che sembra una punizione, ma è probabile che grattando non passi, anzi… il danno che facciamo alla pelle, grattandoci, la danneggia e la infiamma (e parliamo di una pelle che non è “in forma” come prima, perché ha ricevuto chemioterapia, radioterapia ecc), anche se non compaiono escoriazioni evidenti.


La causa più probabile del prurito è la secchezza cutanea (xerosi), data dalle cure e da fattori ambientali (ambiente secco, sbalzi di temperatura, alcuni tessuti, la temperatura della doccia e il detergente che usiamo…)

*Prova a seguire le indicazioni riportate qui (nei post precedenti trovi anche creme consigliate da Elisabetta proprio per il prurito – in commercio ci sono molte creme cosmetiche ottime)
Come farlo passare allora (o almeno ridurlo)? 

+ mantieni la pelle idratata con creme idratanti ed emollienti (puoi rivolgerti a estetiste oncologiche APEO o OTI, oppure alle “Farmacie oncologiche”: farmacie con una preparazione specifica per consigliare i prodotti cosmetici più adatti in questi casi);

+ porta le unghie corte – eviterai di farti male grattandoti;

+ evita docce e bagni eccessivamente caldi (tiepida, fresca o a temperatura ambiente sono più indicate);+ evita gli sbalzi di temperatura, quando possibile;

+ preferisci tessuti morbidi, naturali e traspiranti (se possibile, che non stringano eccessivamente – per i reggiseni, va fatto un discorso a parte).


Suggerimenti vari

1. Se il prurito è proprio nella zona della cicatrice, cerca di evitare il passaggio di cuciture ed elastici in quella zona (es. reggiseno) e applica una crema barriera specifica per le cicatrici (in genere a base di siliconi – non mordono, giuro); puoi chiederla al dermatologo o al chirurgo.

2. Se il prurito (o quello che ti sembra prurito) è localizzato nella zona posteriore del braccio e della spalla del lato operato e non si attenua con le indicazioni di cui sopra, potrebbe essere una questione di sensibilità (vedi post precedenti) – se puoi, parlane con un* fisioterapista o fisiatra

3. La radioterapia può dare molte sensazioni diverse nella zona irradiata, anche a distanza di mesi – abbi sempre cura della pelle irradiata con detergenti delicati e creme adatte (sia quelle consigliate sia poi buone creme idratanti).


 + Se il prurito è persistente e non migliora per niente con le accortezze riportate oppure se compaiono cambiamenti della pelle (arrossamenti nuovi, pomfi, desquamazione, bollicine ecc), rivolgiti a un medico dermatologo per una valutazione più approfondita e la scelta, se necessaria, del prodotto cosmetico o terapeutico (detergente, crema…) più adatto a te +


Hai avuto (o hai ora) problemi di prurito dopo l’intervento e durante le cure? 

Vuoi raccontarmi cosa ti aiuta a gestirlo meglio?Hai dubbi particolari su queste cose?

Dott.ssa Silvia Lunardon Fisioterapista di OLTRELOSPECCHIO

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